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Non so se l’hai fatto mai.

Per alcuni mesi ho appuntato giornalmente cosa mi aveva reso felice in quel giorno (anche solo lievemente, fugacemente o idealmente). Ho poi raggruppato tutti questi ‘segnali’ cercando di ricavarne sinteticamente sei aggettivi/parole che sono diventate, quindi, l’estrema sintesi di cosa mi può rendere felice.

Tra queste parole c’è: condividere.

La felicità è reale solo quand’è condivisa

EmilE HIRSCH (Christopher Mccandless)

Per moltissimo tempo ho condiviso le mie ‘avventure’ solo con i compagni che ci partecipavano, con la mia famiglia o con Zoras. Non ho mai amato e cercato di mettermi ‘sotto i riflettori’.

Ma cosa succede quando sei contento? La gioia è qualcosa che senti di dover condividere; lo senti anche tu che condividere un’esperienza è bellissimo! Quello che mi spingeva a ‘raccontare’ era il tentativo di coinvolgere, non di esibirmi. Ho cercato (e cerco) di non mettere ‘io’ al centro del racconto, delle foto, dei video, ma l’esperienza, l’avventura, quello che mi ha dato e che può dare agli altri!

Cerco sempre di dividere l’avventura con qualcuno, voglio condividerla, voglio che sia anche il sogno di un altro per poi raccontarla, contagiando ancora altri.

Quello che mi è sempre più chiaro, è che non è necessario fare grandi cose per essere felice; che non è sempre necessario raggiungere l’obiettivo. La condivisione serve anche a ‘sfogarsi’, ridere, trasmettere esperienza. In montagna, nella natura, nei deserti, non sempre riesco a fare quello che voglio, che avevo programmato, ma raggiungo ciò che posso, che le mie condizioni e quelle ambientali mi hanno permesso, e quando riesco a farlo divento più forte e ne sono appagato e felice. Ma quando cado e mi rialzo, sono ancora più forte se di quella caduta faccio tesoro e cerco di comprenderne le cause. Anche questo è un aspetto importante da condividere. Ecco perché cercherò di aprirmi e parlare anche delle sconfitte.

Recentemente seguo un Podcast dove i sprovvisti di incidenti in montagna (per lo più coinvolti in valanghe) raccontano i fatti di quanto loro accaduto e come sono riusciti ad uscirne. E’ un altro tipo di felicità … forse ancor più contagiosa.

Sto selezionando talmente accuratamente e puntigliosamente le esperienze da condividere su questo blog, che non mi sembrano mai ‘all’altezza’ e le cestino. Per questo i contenuti sono pochi rispetto alle abbondanti mie uscite. Questo so che non collima per niente con le ‘esigenze’ del web, dei ‘tempi’ di internet, di un blog; ma solo l’esperienza, l’avventura che mi ha reso felice (nel bene e anche nel male, dunque), che mi ha emozionato, troverà qui spazio. E che soprattutto stia nel tema: mai TROPPO VECCHIO PER … il contenuto di questo blog.

Condividere attraverso questo blog, scritti, foto, video, ed altro, mi sta riverberando quella felicità che ho provato nel condividere con i miei compagni l’esperienza che vado a raccontare … e se invece ero in ‘solitaria’, con questa condivisione cerco di rende ‘reale’ la mia felicità, trasmettertela e coinvolgerti nel provare queste esperienze.

Sempre cercando di non mettermi in primo piano rispetto all’esperienza stessa. Sarà quindi lei che si farà ‘pubblicare’!

Ci riuscirò?! Tu porta la necessaria pazienza 😉

Moreno Pesce sulla Cima Rosetta – Felicità ben condivisa!