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L’obiettivo di 4 Peaks Alta Badia è quello di raggiungere le quattro cime: Sas dla Crusc mt. 2907, Piza Dales Diesc mt. 3.026, Lavarela mt. 3055 e Conturines mt. 3064, in giornata. 

The extreme challenge in the Dolomites.

Don’t limit your challenges, challenge your limits.

Jerry Dunn

Nella pratica

In pratica è un’avventura, una sfida con se stessi, a cui si può partecipare quando ci si sente più allenati, da soli od in compagnia, senza assistenza se non le tue capacità. Testimone dell’impresa è un pass che deve essere timbrato ogni volta che si raggiunge una delle quattro cime e servirà a fregiarsi, alla fine, del titolo di Alta Badia Mountaineer.

Ma non è per quest’ultimo che io ho voluto provare a cimentarmi nella ‘sfida’, ma per vivere una sky running in completa autonomia, percorrendo non solo sentieri ben segnati ma anche passaggi difficili con alcuni tratti molto esposti, con la necessità di usare non solo le gambe, ma anche le mani e cimentarsi anche con alcuni tratti attrezzati che alzano il livello della preparazione e della fatica necessaria. Fare ‘a tutta’ 25,400 km impegnativi e tecnici con 1969 mt D+. 

Può bastare ? 

La mia esperienza

Senso d’avventura ed adrenalina sono state le protagoniste assolute di questa lunga giornata. Ma quello che ho amato di più è stato l’assoluto senso di libertà e scoperta che il tracciato, non conosciuto e mai percorso prima, mi ha dato. Un giro lungo, introspettivo ma bellissimo, con paesaggi e passaggi mozzafiato. 

Ore 09.00, io e mio figlio Daniele partiamo ansiosi dall’Ospizio La Crusc mt. 2045.

Giornata ideale, cielo terso, temperatura fresca, tutta la salita è riparata dal sole sino alla Forcella Ju dal Crusc mt. 2612.

La ferrata iniziale, infatti, attraversa tutto il versante Nord del Sas dla Crusc ed è un anticipo di quello che poi affronteremo nella salita alla terza vetta.

Panorami spettacolari e pareti rosse incombenti fanno da scenografia a questo inizio di avventura.

Arrivati alla Forcella Ju dal Crusc, proseguiamo con passo rapido, dopo aver incontrato Carolin che anche lei sta tentando le 4 cime in giornata…lei però è tutt’altro che una ‘old’, anzi!!

Un tratto lo facciamo assieme, poi le rispettive ‘strategie’ differiscono: lei affronta come previsto la prima cima, mentre noi, condizionati dall’aspetto psicologico, decidiamo di affrontare prima la Piza dales Diesc (seconda cima). Questo perché, allontanandoci dalla vetta più impegnativa (la terza), ci ‘pesa’ andare ‘al contrario’, cioè verso la direzione opposta a quella di dove andrà il proseguo del percorso. Per questo preferiamo raggiungere il prima possibile il ‘giro di boa’, posto sulla seconda vetta, per poi prendere così la direzione definitiva …quella ’giusta’.

Questo è anche il bello di questa ‘sfida’. Non si hanno tempi, cancelli, percorsi prestabiliti. Ognuno può interpretare e progettare il percorso in base alle sue specifiche capacità fisiche e mentali. Assoluta libertà, indipendenza ed autosufficienza.

Bello, no?

Raggiunta Piza dales Diesc mt. 3026 alle ore 11.20, facciamo una brevissima pausa e con un ‘dieto front’ di 180 gradi ci lanciamo verso il Sas dla Crusc. Nel frattempo ci raggiunge Carolin … lei è già una cima avanti a noi!!

Alle ore 12.07 raggiungiamo il Sass dla Crusc mt. 2907. Facciamo una pausa un po’ più lunga per girare un paio di filmati e alle 12.30 con passo deciso ci buttiamo giù verso la Forcella Ju dal Crusc (raggiunta in andata), dove facciamo un cambio di assetto: via imbrago, pantaloni lunghi e fuori pantaloncini corti e maglietta leggera. Tenuta leggera per raggiungere quanto prima la Forcella de Medesc mt. 2533.

Sappiamo che difronte abbiamo la salita più impegnativa, sia per pendenza che per terreno. Ed è proprio questa situazione che ci sta dando le energie necessarie!

Ci troviamo dentro un paesaggio selvaggio, molto ‘wilderness’. Sentieri poco battuti, cenge, salti di roccia di I° … insomma, per noi un ‘luna park’.

E’ un percorso che ci dà energia, ci esalta e ci porta in ore 2 e 09′ dalla vetta precedente alla cima de Lavarella mt. 3055.

Lo sguardo a 360° ci riempie gli occhi e l’anima … il fisico però comincia a risentirne.

Ci prendiamo un po’ più di tempo per recuperare. Ci godiamo il posto dove questo itinerario ci ha portati regalandoci forti emozioni.

Alle 15.00 riprendiamo la cresta per scendere verso la forcella che separa Lavarella dalla Conturines (mt. 2885) e cominciare quindi a risalire verso l’attacco della ferrata Tru Dolomieu che ci porterà sulla quarta ed ultima cima.

Qui incontriamo nuovamente Carolin di ritorno dall’ultima vetta. Ci dice che prova a rientrare al punto di partenza dell’Ospizio per riprendere la seggiovia. Non vuole scendere a Capanna Alpina. Facciamo mentalmente due conti e siamo tutti d’accordo che dovrà mettere la ali ai piedi!! Chissà se ce l’avrà fatta!?

Noi continuiamo sulle vecchie scalette della Grande Guerra che ci portano in breve sulla Conturines mt.3064.

Sono le 15.53.

Sotto di noi, 1300 metri più in basso, vediamo la Capanna Alpina.

Vorremmo trattenerci un po’ di più ma abbiamo ancora molta strada da fare…e il cibo e le bevande oramai scarseggiano…oltre che le energie.

Ripercorsa in discesa la ferrata, il sentiero diviene tecnico (sarà per la fatica!?), il ghiaione di discesa non è fluido, è grosso, serve attenzione e concentrazione.

Passato questo tratto di sentiero, tutto diviene più facile e l’accendere un po’ di musica (ben selezionata) ci aiuta a staccare la mente dalla fatica e lasciar girare le gambe, godendoci di nuovo il fresco ed un terreno più agevole.

I colori grigi e rossi delle rocce lasciano spazio al colore verde dei prati de Le Gran Plan mt. 2157.

Come dice una mia amica: “una sfida è tale quando si giunge al suo termine senza più alcun briciolo di energia”. E allora iniziamo a … correre!

Superata la piana (Col de Locia mt. 2069), il sentiero scende ripidamente con salti e scalini e noi continuiamo a correre spinti oramai dalla visibile Capanna Alpina e dal continuo superamento di altri escursionisti.

Il morale è alle stelle, le energie limitatissime.

Ancora pochi metri di salita e raggiungiamo Capanna Alpina mt. 1720 alle 18.15…con i serbatoi vuoti. Abbiamo onorato i 4 PEAKS nel miglior dei modi!

Tutto quello che ho scritto e raccontato è per darti i riferimenti per costruire il tuo 4 PEAKS e godertelo! Ne vale la pena, credimi.

VIDEO: https://youtu.be/e0rheSNr1Wo

FOTO SULL’ACCOUNT INSTAGRAM. SEGUIMI.

Riferimenti

The extreme challenge in the Dolomites 4PEAKS prevede (ma non è necessario se la sfida la fai solo con e per te stesso), l’iscrizione sul sito www.4peaks.it al fine di ritirare il Pass da timbrare ed alcuni gadget a corollario. Oltre alle indicazioni dei due possibili tracciati da seguire, in base alle tue caratteristiche e preferenze, per completare la sfida. 

Buona avventura quindi. E se vuoi più informazioni scrivimi.

Non importa cosa trovi alla fine di una corsa, l’importante è quello che provi mentre stai correndo. Il miracolo non è essere giunto al traguardo, ma aver avuto il coraggio di partire.

Jesse Owens