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Giornata Internazionale delle Persone Anziane

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Zoras direbbe: “parliamo di fatti concreti.” Perciò: l’Italia è il paese più vecchio d’Europa!

Secondo l’Eurostat, se l’età mediana in Europa si ferma a 44,5 anni, l’età mediana della popolazione italiana si spinge oltre i 48 anni. Secondo i dati forniti dall’Istat, entro il 2025 la popolazione al di sotto dei vent’anni potrebbe ridursi dell’8,2% rispetto al 2023, mentre quella over 64 sembra destinata a salire del 30,4%. Si stima che questa fetta di persone generi il 25% delle spese delle famiglie per una cifra che si aggira intorno ai 200 miliardi: la cosiddetta Silver Economy.

Quello di cui voglio scrivere, è la sensazione che ho che gli estremi generazionali si stiano toccando.

“Dobbiamo pensare le Generazioni come le fibre di una corda che si avvolgono l’una all’altra lungo la loro lunghezza piuttosto che l’immagine più comune di una pila di carte sovrapposte” (Tim Ingold).

Cosa si festeggia il primo Ottobre? 

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Non ho mai apprezzato le ricorrenze. Dovrebbero servire a portare in primo piano alcuni aspetti importanti della nostra società, delle nostre vite, ma purtroppo vengono annacquate dalla loro moltitudine. Così finisce che il 1° Ottobre è la Giornata Internazionale delle Persone Anziane, ma anche la Giornata Internazionale del Caffè, la Giornata Internazionale della Musica e la Festa dei Nonni. A guardare bene però una certa correlazione tra queste ricorrenze la si potrebbe trovare…

Venendo alla ricorrenza che mi riguarda: l’assunzione di caffè…no, dai, scherzo! Non mi soffermerò sul caffè, ma sull’invecchiamento. 

Pacificarmi con le BOCCHETTE DI BRENTA

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Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacchè non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.

ALDA MERINI

Tempo, Morte e Amore: le ‘fisse’ di Zoras

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Zoras, come tutte le mattine, apre la finestra del suo locale-bar. Il sole filtra ancora ambrato, freddo, leggero; illumina la libreria del locale. Riscalda i libri vecchi, usati, stantii, vissuti. Libri che Zoras usa per viaggiare nello spazio e nel tempo. Il tempo: il suo cruccio. Quel bene a lui così prezioso che non vuole veder sprecato, usato goffamente, non compreso.

“Amore, tempo e Morte. Queste tre astrazioni collegano ogni singolo essere umano sulla terra…noi desideriamo l’amore, vorremmo avere più tempo e temiamo la morte”.

dal Film COLLATERAL BEAUTY

Non posso sottrarmi nel parlare di AGEISMO…

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…come posso farlo con un blog che si chiama TOO OLD TO (TROPPO VECCHO PER)! Come potrei non affrontare il tema dell’Ageismo?

Sai di cosa sto parlando?

Io non conoscevo questo termine e non avrei mai immaginato che le ‘sensazioni’ che mi hanno portato ad aprire questo blog avessero un nome!

Ageismo è un inglesismo che indica la discriminazione nei confronti di una persona o più persone in base all’età.

WIKIPEDIA

Zoras, questa assenza cos’è?

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Sono salito in montagna passando per la Falesia di Rua con la speranza di incontrare Zoras. Le sue idee mi accompagnano, ma a volte le scordo, ne perdo il contenuto, il senso, l’entusiasmo. Non c’è nulla di strano, la vita è frenetica, è ‘assorbente’, troppo invasiva. 

Spesso mi è sufficiente ripensare a Zoras per recuperare il mio baricentro, il centro di gravità…che però non è permanente; solo la fuga tra la natura mi permette di ritrovarmi/ritrovarlo. 

ZORAS: realtà o fantasia?

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Ma chi è Zoras ?

Zoras è il mio (o potrebbe essere il tuo) io più vero, sprezzante, diretto, concreto, saggio. Naturale, neutrale, emotivo. Un io anche non convenzionale, asociale, disadattato. Yin e yang. Lui non può vivere senza di me…anche se io potrei vivere senza di lui, ma sarebbe una vita ‘scialba’, troppo ‘lineare’, troppo razionale, poco riflessiva ed emotiva.

Zoras è quello che sarò, o che vorrò essere quando potrò.

Zoras è sempre presente, ma si rivela saltuariamente. Impregna momenti, sottolinea emozioni e verità scomode…

Dall’alba al tramonto: Giro del POPERA

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Percorso ‘ferrato’: Rif. Salvapiana I. Lunelli, Via Ferrata Aldo Roghel, Via Ferrata Cengia Gabriella, Rif. G. Carducci, Forcella Giralba, Via Ferrata Strada degli Alpini, Passo della Sentinella, Rif. al Popera A. Berti. 

“Ancora più in là, a guisa di ventaglio aperto, di lama arcuata, di vela dispiegata al vento, con tutto l’orlo finemente trapunto, squaderna la sua gloria di guerra la Cima Undici, montagna divina … Non c’è nelle Dolomiti orientali una bolgia paragonabile a questa. – Qui tutto è dantesco. – Su questo terreno dantesco si è arrampicata la guerra; vi si è abbarbicata per due anni e sei mesi. – Sull’orrido creato da Dio l’orrido creato dagli uomini.”

Antonio berti

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