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Tempo, Morte e Amore: le ‘fisse’ di Zoras

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Zoras, come tutte le mattine, apre la finestra del suo locale-bar. Il sole filtra ancora ambrato, freddo, leggero; illumina la libreria del locale. Riscalda i libri vecchi, usati, stantii, vissuti. Libri che Zoras usa per viaggiare nello spazio e nel tempo. Il tempo: il suo cruccio. Quel bene a lui così prezioso che non vuole veder sprecato, usato goffamente, non compreso.

“Amore, tempo e Morte. Queste tre astrazioni collegano ogni singolo essere umano sulla terra…noi desideriamo l’amore, vorremmo avere più tempo e temiamo la morte”.

dal Film COLLATERAL BEAUTY

Too old for a TATOO!

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“Quand’è l’ultima volta che hai fatto qualcosa di diverso, che hai provato una nuova esperienza? Non lo ricordi? Pensa dunque a tutti quei giorni conclusi facendo sempre le stesse cose.”

ZORAS

Ho colto questa riflessione a seguito delle due: “sei troppo vecchio per…”; già ricevute in questo 2024!! La prima quando ho detto che ho iniziato a studiare in modo più deciso lo Spagnolo (“non siamo vecchi per imparare una lingua?”; “ma cosa ci serve alla nostra età!”); la seconda quando ho espresso il desiderio di farmi un tatuaggio (“un tatuaggio alla tua età !?!”; “ma sei vecchio per un tatuaggio!”). Uffa!

Un mondo perfetto, forse irraggiungibile, il mondo di ZORAS

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Mio malgrado, in questi ultimi mesi mi trovo con piacere a fare il cronista.

Cronista, per diletto, di quanto sta succedendo nei luoghi che frequento e che vedono ovviamente coinvolto in prima persona lo schivo e misterioso Zoras.

Chi narra non deve mai scordarsi di raccontare dove si trova con la storia e dunque: teatro di quanto andrò qui a raccontare è la Falesia di Rua con il vicino rione di Lucci. Il borgo (ove vive Zoras e da qualche mese mi sono trasferito anch’io), nonché le Valli e le creste che coronano e circondano questo piccolo microcosmo. E’ tempo, infatti, che si ritrovi ‘la storia’. E’ propio vero: tutte le vite hanno una storia, ma poche vengono scritte. E questa mi sembra giusto raccontarla. (Se vuoi approfondire, qui trovi la Biografia ricostruita di Zoras).

La biografia ricostruita

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Il ‘nostro’ Zoras nasce nel Dicembre 1955 a Lucci.

I genitori, la madre Egle ed il padre Christos, sono di origine Greca; hanno vissuto per molto tempo in quella che oggi si chiama Macedonia. Da quella che al loro tempo era la Jugoslavia di Tito, dove appunto vivevano e lavoravano, sono fuggiti nel 1944, poco più che ventenni, rifugiandosi prima in Friuli e poi raggiungendo uno zio (il fratello più giovane di 2 anni della mamma di Egle) che viveva presso Lucci.

L’ultima avventura di ZORAS

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Bisogna saperla ascoltare la montagna. Sapere quando è il caso di uscire ed affrontarla. Sapere quando invece è il caso di restare al tepore di casa o di un Rifugio. Questo è rispetto. C’è sempre qualcosa oltre quello che si vede, e sovente quello che si immagina diventa vero.”

“Quando mi trovo di fronte ad un paesaggio che mi prende particolarmente o in un frangente che mi scuote l’animo, mi infervoro, mi esalto, mi illumino.”

La vecchiaia ha la libertà e la bellezza di non aver più alcuna trama…

ZORAS

GR20: il trekking più duro d’Europa?

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Tra i sentieri a lunga percorrenza tracciati sui monti europei, uno dei più famosi è senza dubbio il GR20 (Grande Randonnée 20). Tant’è che agli amanti della montagna, quando si parla di Corsica, viene subito alla mente questa sigla, un po’ asettica ma che corrisponde ad un viaggio a piedi indimenticabile.

Il GR20 è considerato tra i più impegnativi percorsi di trekking d’Europa, ed è quindi un obbiettivo per tutti gli escursionisti che vogliano mettersi alla prova con un itinerario che prevede grandi dislivelli, passaggi impervi e con la possibilità di viverlo in autonomia, visto il permesso di usare la propria tenda (seppur in aree dedicate), spesso vietata in molti altri trekking.

Messa così non poteva che solleticare il mio interesse, la mia voglia di sfide e di nuove avventure.

Zoras, questa assenza cos’è?

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Sono salito in montagna passando per la Falesia di Rua con la speranza di incontrare Zoras. Le sue idee mi accompagnano, ma a volte le scordo, ne perdo il contenuto, il senso, l’entusiasmo. Non c’è nulla di strano, la vita è frenetica, è ‘assorbente’, troppo invasiva. 

Spesso mi è sufficiente ripensare a Zoras per recuperare il mio baricentro, il centro di gravità…che però non è permanente; solo la fuga tra la natura mi permette di ritrovarmi/ritrovarlo. 

All you need is snow! SCIALPINISMO sul CATINACCIO

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Scialpinismo in Val di Fassa: traversata del Catinaccio, da Passo di Costalunga (transitando per Rif. Roda di Vael) alla Val Duron (attraverso Rif. Vajolet, Rif. Principe, Rif. Antermoia, Rif. Micheluzzi), con salita alla Cima del Catenaccio d’Antermoia mt.3004.

Lo scialpinismo è tra gli sport più affascinanti che conosca, perché richiede forza, resistenza, sicurezza personale e conoscenze tecniche. E’ capace di unirmi fortemente alla montagna che si lascia ‘intimamente’ esplorare, a cui ricambio con il massimo rispetto.

Dove il silenzio prende il sopravvento ed inizia la selezione turistica, questo ambiente invernale, ammaliante e nello stesso tempo severo, mi trasmette calma e serenità…ma non sempre …

Spesso le circostanze inattese aprono porte inimmaginate prima.

ZORAS

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