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ZORAS: realtà o fantasia?

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Ma chi è Zoras ?

Zoras è il mio (o potrebbe essere il tuo) io più vero, sprezzante, diretto, concreto, saggio. Naturale, neutrale, emotivo. Un io anche non convenzionale, asociale, disadattato. Yin e yang. Lui non può vivere senza di me…anche se io potrei vivere senza di lui, ma sarebbe una vita ‘scialba’, troppo ‘lineare’, troppo razionale, poco riflessiva ed emotiva.

Zoras è quello che sarò, o che vorrò essere quando potrò.

Zoras è sempre presente, ma si rivela saltuariamente. Impregna momenti, sottolinea emozioni e verità scomode…

Grande Traversata Elbana: GTE

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Inizi di Novembre. Qualche giorno disponibile. Sono libero e solo.

Avrei voluto inforcare la mia ‘jolly roger‘ per fare quello che mi sta frullando per la testa, ma tutti me lo sconsigliano. Tuttavia non voglio avere la ‘sicurezza’ che dà l’auto. Lascio quindi l’auto al Porto di Piombino e mi imbarco su di un traghetto per l’Isola d’Elba. Voglio che il mare si frapponga tra me e le mie ‘sicurezze’ e mi porti subito fuori dalla mia ‘zona comfort’. La GTE mi aspetta! Non mi resta che caricarmi lo zaino e preparami a camminare. 

A viverla.

Pensaci un attimo: questa cosa di esistere è pazzesca! Dovremmo vivere in uno stato di stupore costante.

zoras

Meno è di più … il BIVACCO

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Passare una notte in ‘bivacco’ durante un’escursione in montagna per me sta come una cena completa verso un panino al fast food.

E’ quel piacere agro-dolce, tra l’entusiasmo e la paura, di vivere un evento fuori dall’ordinario.

L’amore per la montagna ha mille sfaccettature (ed in questo blog ne hai una piccolissima prova). E’ un linguaggio personale con il quale componiamo le nostre storie, le nostre avventure. In questo ‘alfabeto’ il bivacco è uno delle ‘lettere’ che fa spesso da protagonista alle ‘avventure’ da raccontare. Per forze maggiori o per scelta, passare una notte in posti scomodi, senza riscaldamento, senza elettricità e con il cibo razionato è un’esperienza che ritengo sia da provare.

I love my bike: giro dei ‘miei’ Passi nelle DOLOMITI (MTB).

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Percorso sterrato: Passo Rolle, Lusia, San Pellegrino, Valles e Costazza: 71,500 km 1625 D+.

Esistono molti giri ‘blasonati’ in MTB sulle Dolomiti e sui passi dolomitici. Quello che ti propongo è un tour nato per caso in Agosto. Periodo dell’anno nel quale non amo fare lunghi trasferimenti in auto né recarmi nei luoghi ‘blasonati’ a causa della mia indole di ‘orso’ (leggasi non finire in mezzo al traffico e alla folla vacanziera di piena estate).

Non so se sia puro caso, ma mi capita spesso di finire a leggere libri in cui c’è il classico personaggio definito da tutti il ‘vecchio orso’. E’ sempre quello in cui mi identifico!

ZORAS

L’ordito della vita

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‘Stai a stella fisso.’

Questo da molto tempo era l’atteggiamento mentale di Andrea. 

Conosceva le ‘regole’ della Legge dell’attrazione, ma crederci era un’altra questione; anche se era dell’opinione che tutto poteva aiutarlo a raggiungere il suo desiderio: trovare da vivere in montagna; trasferire la sua vita in una località montana. Solo dopo molto tempo ci è riuscito ed in quest’autunno non ha aspettato un attimo a fare il trasloco. 

Ora vive ad un chilometro dalle pendici di un bosco. Non è riuscito a trovare un’abitazione economica più vicina alle Dolomiti … ma già da questo primo anticipato inverno lavora in un Agriturismo sotto vertiginose pareti! E questo lo appaga appieno. 

Dawn

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Impara dagli errori degli altri perché non vivrai abbastanza a lungo per commetterli tutti

A. Sheinwold

“Il bello di avere una tabella di allenamento da seguire è proprio questo: non devi pensare, devi solo agire. Fare quello che è scritto e previsto. Quantità, qualità e periodicità.” 

Questo pensava Dawn mentre, dopo aver preso un’ora di permesso dal lavoro, si portava in auto al parcheggio sul passo. Una radura sterrata e panoramica sulla valle sottostante, dove spesso si trovavano le coppie. Lontano da occhi indiscreti per vivere i loro ardori.

Lisa

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Quando la gara si avvicina, per Lisa il tempo è sempre pochissimo!

L’unica maniera che ha per abbassare la tensione è quella di allenarsi e correre anche in pausa pranzo. Il suo desiderio è poter arrivare, almeno, nelle condizioni di portare a termine quell’ultra trail a cui si è iscritta.

Fortunatamente il lavoro le permette un po’ di flessibilità. Così, dopo già quattro giorni in cui salta completamente il pranzo per andare a correre, si appresta ad inanellarne anche un quinto. Questi allenamenti sono entrati nella sua attuale routine, un’abitudine vitale.

Omaggio

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La luce pastello dell’alba filtrava dalla finestra.

Si alzò lentamente dal letto, come faceva oramai da anni, da moltissimi anni. Non ricordava più da quando. Abbandonata la società, si era ritirato in quel lembo selvaggio di terra. Non ne aveva la proprietà, ma per chilometri quadrati quella terra desertica era divenuta la sua terra.

Non face colazione subito. L’avrebbe fatta poi, dopo la sua giornaliera uscita mattutina. 

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